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Rinegoziare la cessione del quinto: quando si può fare e come procedere

La cessione del quinto è un prestito particolarmente apprezzato, richiedibile anche come prestito ai protestati, una soluzione di credito accessibile ai dipendenti pubblici e privati con un contratto a tempo indeterminato e ai pensionati, caratterizzata da un importo della rata mensile fino al 20% dello stipendio o della pensione. Uno dei vantaggi è la possibilità di rinegoziare la cessione del quinto, ad ogni modo è importante sapere quando si può fare e in che modo procedere.

Cessione del quinto: quando si può rinegoziare il prestito

Anche con un prestito in corso tramite cessione del quinto è possibile rinegoziarlo, per ridiscuterne i termini con la banca o la finanziaria. Si tratta di un’opzione prevista dalle normative di legge, sia per fare domanda di estinzione anticipata della cessione del quinto sia per richiedere un nuovo prestito. Nel primo caso è prevista l’estinzione integrale o parziale, sebbene quest’ultima sia una procedura poco utilizzata e non molto utile.

Il rimborso totale del debito è un diritto dei clienti, i quali possono scegliere di restituire la somma rimanente in un’unica soluzione, entrando in contatto con la società specializzata nel credito al consumo per capire quali sono le modalità previste per questa operazione. Il rinnovo della cessione del quinto, invece, permette di rinegoziare il prestito attivo, estinguendolo e attivandone uno nuovo.

Questa opzione è regolata dall’articolo 39 della legge 180 del 1950, una normativa che stabilisce come il rinnovo del prestito tramite cessione del quinto si possa richiedere dopo aver restituito almeno il 40% del debito. Ad ogni modo, bisogna fare una distinzione in base alla durata del rimborso, infatti le regole sono differenti per i prestiti a 120 mesi e quelli di durata pari o inferiore a 60 mesi.

Con la cessione del quinto a 10 anni la rinegoziazione del prestito è disponibile dopo i primi 4 anni di rimborso, infatti in seguito al pagamento delle prime 48 rate mensili è possibile esercitare questo diritto. Nella cessione del quinto a 5 anni o meno, invece, si possono rinegoziare i termini del prestito dopo aver pagato almeno il 40% del debito, tuttavia soltanto per richiedere una cessione del quinto con durata decennale (120 mesi).

Come funziona la rinegoziazione della cessione del quinto

Rinegoziare la cessione del quinto significa ridiscuterne i termini, ad esempio perché si ha bisogno di nuova liquidità, oppure per allungare la durata del prestito e ridurre l’importo della rata mensile. In ogni caso l’operazione prevede l’estinzione del vecchio prestito, con un calcolo effettuato dalla banca o dalla finanziaria che comporta il rimborso di una parte del premio assicurativo, il computo degli interessi rimanenti e delle spese accessorie ammortizzate nei mesi restanti.

Una volta cancellato il vecchio debito, un’operazione che prevede anche il rilascio di un’apposita documentazione al cliente come prova dell’effettiva estinzione del prestito precedente, è possibile sottoscrivere una nuova cessione del quinto. La somma ottenuta può coprire i costi del primo prestito e offrire anche una liquidità aggiuntiva, sempre nel rispetto delle restrizioni della rata mensile (massimo 1/5 dello stipendio o della pensione) e della durata massima di rimborso fino a 120 mesi.

Come richiedere la rinegoziazione della cessione del quinto

La richiesta di rinegoziazione della cessione della quinto si deve presentare alla banca o alla finanziaria che hanno erogato il prestito, scegliendo una della modalità previste dalla società. Di norma, la domanda può essere inoltrata telematicamente, utilizzando un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) oppure i servizi dell’app laddove presenti, tramite posta raccomandata o recandosi di persona presso una delle filiali di zona.

Conviene rinegoziare la cessione del quinto?

Ridiscutere la cessione del quinto rappresenta sempre una scelta personale, una decisione da prendere considerando le proprie necessità e tenendo conto di alcuni aspetti. Il rinnovo della cessione, infatti, richiede l’analisi dei costi che tale operazione comporta, quindi bisogna valutare quali sono gli oneri previsti per estinguere il precedente prestito e sottoscriverne uno nuovo, per capire se realmente si tratta della soluzione più conveniente.

La società finanziaria è tenuta a fornire un documento completo, come indicato dalla Banca d’Italia, in cui deve essere presente un resoconto dettagliato del conteggio estintivo con tutte le spese di rinegoziazione della cessione del quinto, comprese eventuali penali da pagare. Prima di procedere è opportuno contattare sempre la finanziaria o la banca, per capire insieme ai consulenti della società quali sono le opzioni a disposizione, prendendo una decisione consapevole e adeguata alle proprie necessità personali.

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