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TAN e TAEG calcolati per la Cessione del quinto

data di pubblicazione:

3 dicembre 2020

ultimo aggiornamento:

3 dicembre 2020

Cosa sono TAN e TAEG calcolati sulla cessione del quinto?

TAN (Tasso Annuo Nominale) e TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale d’interesse) sono due indicatori che aiutano a comprendere quanto verrà a costare complessivamente la Cessione del quinto dello stipendio.

Il TAN è l’interesse annuo calcolato sul prestito, ovvero il costo aggiuntivo a carico del richiedente da apportare al finanziamento stesso.

Il TAEG invece è un indicatore che esprime in percentuale il costo globale del finanziamento su base annua e comprende tutte le spese obbligatorie sostenute per la stipula del contratto.

  1. Il pagamento del TAN, nei piani di ammortamento, avviene mensilmente.
    Nei documenti contrattuali tutte le informazioni in merito al TAEG devono essere riportate esplicitamente.

Come calcolare il TAN e il TAEG per la cessione del quinto?

Il TAN costituisce per il richiedente un costo aggiuntivo da versare mensilmente per poter usufruire del finanziamento.

Il TAEG invece, in quanto indicatore dei costi complessivi del contratto, comprende ad esempio le spese di apertura e tenuta dei conti correnti, gestione della pratica, costi relativi alle operazioni di pagamento, ecc.

Questo esempio mostra la differenza tra questi due indicatori:

Cosa comprende la rata per la cessione del quinto?

Le rate previste per la Cessione del quinto includono una quota del capitale e una quota di interessi (TAN E TAEG), calcolati sulla parte di debito residuo, non ancora restituito.

Per tutte le tipologie previste: dipendenti pubblicidipendenti privatipensionati è previsto un piano di ammortamento con metodo francese (una delle forme più utilizzate) il quale garantisce che le rate siano posticipate e costanti per tutta la durata del prestito.

La peculiarità di questa modalità consiste nel calcolare le rate tutte uguali.
La quota di interessi è più alta nel primo periodo e diminuisce nel corso dell’ammortamento, mentre la quota di capitale, al contrario, è più bassa all’inizio e aumenta in progressione con il periodo di riferimento.

Riprendendo l’esempio precedente:

Totale Rimborsi: Capitale 24.900,00€ – Interessi 5.097,09€

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