Nuove regole europee di definizione di default
data di pubblicazione:
14 maggio 2021
ultimo aggiornamento:
12 ottobre 2021
A partire dal 1° Gennaio 2021 le banche e gli intermediari finanziari applicheranno le nuove regole europee in materia di classificazione delle controparti inadempienti (meglio conosciuto come “default”).
La nuova normativa stabilisce criteri e modalità più restrittive in materia di classificazione a default rispetto a quelli finora adottati, con l’obiettivo di armonizzare la regolamentazione tra i diversi paesi dell’Unione Europea.
I principali cambiamenti introdotti prevedono la classificazione a default del Cliente che presenta allo stesso tempo:
sconfino/arretrato di pagamento di oltre 100 euro che rappresenti più dell’1% del totale delle esposizioni verso il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti;
protrarsi dello sconfino/arretrato per oltre 90 giorni consecutivi.
Regolarizzato l’arretrato e trascorsi almeno 90 giorni dalla regolarizzazione senza che si verifichino ulteriori situazioni di arretrato o ulteriori eventi pregiudizievoli, il Cliente è riclassificato in uno stato di non default.
La Nuova Definizione di Default introduce inoltre il concetto di propagazione dello status di default/deteriorato, in base al quale il passaggio a default/deteriorato di una posizione debitoria deve avere effetto anche sulle posizioni del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti, come, a titolo esemplificativo, i rapporti di cointestazione o i legami di natura societaria.
Le modifiche normative fanno riferimento ai seguenti documenti pubblicati dall’EBA:
– EBA/GL/2016/07 “Linee Guida sull’applicazione della definizione di default ai sensi dell’art.178 del Regolamento UE n. 575/2013”
– EBA/RTS/2016/06 “Nuove tecniche di regolamentazione relative alla soglia rilevanza delle obbligazioni creditizie in arretrato” che integrano il Regolamento Delegato UE n. 171/2018della Commissione Europea del 19 ottobre 2017.
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