Autorizzazione Banca d'Italia
data di pubblicazione:
18 maggio 2016
ultimo aggiornamento:
7 gennaio 2020
PITAGORA S.P.A. OTTIENE DALLA BANCA D’ITALIA AUTORIZZAZIONE ALL’ESERCIZIO DELLE ATTIVITA’ DI CONCESSIONE DEI FINANZIAMENTI, DI CUI ALL’ART. 106 TUB
Torino, 18 maggio 2016 – Pitagora S.p.A., società finanziaria appartenente al Gruppo Cassa di Risparmio di Asti, leader da oltre vent’anni sul mercato della cessione del quinto, il 10 maggio 2016 ha ricevuto da Banca d’Italia formale autorizzazione all’esercizio dell’attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico, ai sensi degli articoli 106 e seguenti del Testo Unico Bancario (T.U.B.).
In attuazione del Titolo V del T.U.B., disposta dal d.lgs 141/2010 (e successive modifiche e integrazioni) e delle successive “Disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari”), di cui alla Circolare della Banca d’Italia n. 288 del 3.4.2015, il 12 maggio scorso sono decorsi i termini per il completamento del quadro normativo per gli intermediari finanziari da iscrivere nell’albo previsto dal novellato art. 106 del T.U.B., il c.d. “Albo Unico”.
Si è dunque concluso il processo autorizzativo della Banca d’Italia per gli intermediari finanziari già iscritti nei precedenti elenchi generale o speciale che abbiano avanzato alla Banca d’Italia istanza di autorizzazione per l’iscrizione nel nuovo Albo Unico e che siano risultati in possesso dei requisiti patrimoniali, organizzativi e di governance necessari per svolgere l’attività di concessione di finanziamenti.
“Accogliamo con grande soddisfazione il provvedimento di autorizzazione all’esercizio delle attività di cui all’art. 106 T.U.B.” commenta Massimo Sanson, Amministratore Delegato di Pitagora S.p.A. “L’entrata a regime delle nuove disposizioni normative determina un’ulteriore razionalizzazione del settore, richiedendo agli intermediari finanziari l’adesione a criteri strutturali e patrimoniali fortemente qualitativi, in linea con gli standard di vigilanza europea e con l’obiettivo di contenere e monitorare il rischio sistemico. Il provvedimento di Banca d’Italia rappresenta quindi il riconoscimento del valore e dell’impegno di Pitagora, che ha saputo evolversi in linea con i cambiamenti normativi e di mercato degli ultimi anni, dimostrando determinazione, competenza, sana e prudente gestione, oltre che qualità e solidità finanziaria”.