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Intervista a Massimo Sanson: La CQS deve e può continuare la sua evoluzione

Nonostante il difficile contesto di mercato e le incognite della sentenza Lexitor, il settore
della cessione del quinto deve continuare a lavorare sul fronte reputazionale, migliorando la valutazione del rating creditizio, per non disperdere i risultati ottenuti in questi anni grazie anche a trasparenza e formazione della rete.

«Ci troviamo in un momento cruciale per la cessione del quinto. Il futuro di questo prodotto dipende dal suo recente passato: gli operatori devono avere la forza di proseguire nel percorso evolutivo degli ultimi anni, anche in un contesto di mercato molto
complicato». Così Massimo Sanson, Amministratore Delegato di Pitagora, apre la sua sintesi dello stato dell’arte dell’industria dei finanziamenti con cessione del quinto in Italia.
La Lexitor, se correttamente interpretata, può essere un’opportunità per la crescita del
settore.
Sullo sfondo c’è il processo di trasformazione che il settore, come raccontato più volte sulle pagine di questa rivista, ha avviato anche sulla spinta della Vigilanza. E che ha investito prassi, regole e soprattutto cultura. «Oltre a uno scenario macroeconomico molto complesso, tra post-pandemia, impennata dell’inflazione e rialzo dei tassi – osserva Sanson –, resta aperto il tema delle conseguenze della sentenza Lexitor che, ancor oggi richiede
una posizione chiara e incontradicibile per il passato e, in quest’ambito ci auguriamo che la sentenza della Corte di Giustizia europea in merito alla vicenda UniCredit Austria, seppur legata al comparto mutui, possa essere da stimolo per il legislatore.
Voglio ribadire che Pitagora ha scelto dal primo giorno di vederci un’opportunità per trasformare la CQS in un prodotto “tutto TAN”, pienamente trasparente per il consumatore. E sono contento che la maggior parte degli operatori di mercato, oggi, abbia abbracciato questa logica»

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