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Fino a che età può essere chiesta la cessione del quinto

Quando si sceglie di ricorrere alla cessione del quinto tra le tante domande che possono venire in mente una delle più comuni è: “fino a che età può essere richiesta la cessione del quinto”?  Ecco alcune utili indicazioni per rispondere a questa domanda.

Cessione del quinto: una soluzione per ogni età

Essendo la cessione del quinto un finanziamento, l’età minima per richiederla è 18 anni, momento in cui una persona ottiene quella che il Codice civile definisce “capacità di agire”. A partire da allora, se si ha uno stipendio e si possiedono gli altri requisiti specifici del prodotto (ad esempio un contratto a tempo indeterminato), è possibile stipulare questo tipo di prestito, la cui durata complessiva può arrivare a dieci anni, per un totale di 120 rate mensile di rimborso. Per quanto riguarda l’età massima della cessione del quinto, bisogna tenere conto dell’età che il pensionato avrà al termine del finanziamento. In linea di massima per il pensionato che al termine del finanziamento non abbia compiuto 80 anni il processo è fortemente celere e i tassi e le condizioni sono molto favorevoli. Qualora il pensionato avrà al termine del finanziamento di cessione del quinto della pensione un’età superiore l’iter potrà essere simile ma i costi dell’operazione e conseguentemente i tassi risulteranno gradatamente superiori con l’aumento dell’età.

Cessione del quinto, l’età massima dei pensionati

Per comprendere meglio le indicazioni fornite poc’anzi può essere utile un esempio concreto. Poniamo il caso di un signore in pensione che decida di chiedere una cessione del quinto per un periodo di dieci anni. Qual è l’età massima di una cessione del quinto Inps, ex Inpdap o di qualsiasi altro tipo? Considerato che al termine del periodo di ammortamento il pensionato in questione non dovrà aver superato gli 80 anni di età, egli potrà presentare la domanda fino al compimento dei 70 anni. È necessario comunque ricordare che la cessione del quinto della pensione o dello stipendio prevedono sempre una polizza assicurativa obbligatoria che copre il rischio vita (nel caso del pensionato) e il rischio vita e perdita del posto di lavoro (nel caso di un lavoratore dipendente).

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