Un prestito tramite cessione del quinto permette di cedere mensilmente una somma pari a un quinto del proprio stipendio o della propria pensione, da qui il nome del prodotto. Ma come si effettua il calcolo della rata della cessione del quinto con esattezza? La breve guida che andiamo a presentarvi fornirà le riposte alle vostre domande sull’argomento.
Per il calcolo preciso dovrà essere rilasciata la busta paga del datore di lavoro.
I pensionati Inps, ex Inpdap e di altri enti previdenziali hanno la possibilità di accedere a un finanziamento contro cessione del quinto della pensione. Il calcolo della rata della cessione del quinto Inps, ex Inpdap o di altri enti previdenziali avviene sulla base della cosiddetta quota cedibile, un documento rilasciato dall’ente pensionistico che attesta la quota massima del trattamento pensionistico che può essere ceduta per ripagare il finanziamento.
Sono in molti a domandarsi per quale motivo il legislatore abbia deciso di utilizzare la proporzione di un quinto dello stipendio disponibile per calcolare la rata di questo tipo di prestito personale. La ragione sta nel fatto che, secondo i calcoli effettuati, in media una persona può rinunciare a non più di un quinto del proprio salario per ripagare prestiti e finanziamenti, visto che i restanti 4/5 sono necessari per far fronte ad altre esigenze, come il mutuo, le bollette, l’alimentazione e tutte le altre spese.
Per capire meglio come funziona il calcolo della cessione del quinto facciamo un esempio pratico. In questo caso consideriamo innanzitutto un dipendente privato con un contratto a tempo indeterminato, un’età anagrafica di 45 anni, un’anzianità di servizio di 10 anni e uno stipendio netto di 1.200 euro erogato con 13 mensilità.
A questo punto bisogna moltiplicare il reddito mensile per 13, dividere il risultato per 12 e successivamente per 5, ottenendo un valore della rata mensile di 260 euro circa. Ovviamente si tratta di un conteggio indicativo, inoltre è indispensabile tenere conto dei costi del prestito inseriti all’interno della rate, come gli interessi, l’istruttoria e la polizza assicurativa obbligatoria.
Allo stesso modo possiamo calcolare la quota cedibile per un pensionato INPS, ipotizzando una persona con un’età di 70 anni e una pensione netta di 900 euro mensili. In questo caso basta ripetere il conteggio precedente, ottenendo una rata mensile di 195 euro. Dopodiché bisogna controllare la salvaguardia della pensione minima, verificando che dopo il pagamento della rata rimanga un importo pari o superiore alla soglia di povertà.